Salve, possiedo una casa al 33%. Vorrei acquistare le quote rimanenti. La casa e stata valutata ad un totale di 150,000 Euro ma esiste un possibile acquirente esterno che sarebbe pronto ad offrire 180,000 Euro. Ho diritto ad acquistare le parti rimanenti al prezzo derivante dalla prima valutazione? (M. via email)
Lo scioglimento della comunione puó essere volontario, cioè concordato tra le parti. In tal caso, normalmente ci si affida ad un terzo che effettua una valutazione del bene, come ha fatto lei. Ció però non significa acquisire un diritto all’acquisto della quota, perchè gli altri non sono tenuti a vendere a quel valore (il prezzo di vendita, come sempre, lo fa il venditore).
In caso di mancato accordo tra le parti, anche in merito al valore delle quote, si può ricorrere al procedimento di divisione giudiziale, cioè richiedere al Tribunale una decisione in merito. Il giudice nominerà un perito che attribuirà il valore al bene (vincolante per le parti, salvi i normali mezzi di impugnazione) e a quel punto lei potrebbe offrire di acquistare le quote secondo quella valutazione, offrendo agli altri proprietari un conguaglio.
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