Archivio per Categoria Condominio

DiRaffaele Boccia

Condominio: i lavori su parti comuni per l’allaccio Enel non necessitano di autorizzazione condominiale

La vicenda nasce dall’opposizione dell’Amministratore condominiale ai lavori di scavo sul marciapiede comune per consentire l’allaccio di una nuova utenza elettrica, e alla connessa apposizione della colonnina in aderenza alla parete condominiale, nei pressi del negozio di nuova apertura.

In sostanza, l’Amministratore sosteneva che detti lavori dovessero essere oggetto di preventiva delibera da parte dell’Assemblea, e. pertanto bloccava le maestranze dell’Enel chiamate ad eseguire il nuovo allaccio.

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DiRaffaele Boccia

Spese condominiali: è obbligato chi era condomino al momento dell’approvazione

La Corte di Cassazione, sez. VI Civile, 2, ordinanza 12 maggio – 22 giugno 2017, n.15547, torna sulla ricorrente questione del soggetto obbligato al pagamento delle spese condominiali, in caso sia intervenuta la cessione dell’unità immobiliare tra la data di approvazione della spesa e quella di ripartizione della stessa.

Dovendosi individuare, ai fini dell’applicazione dell’art. 63, comma 4, disp. att. c.c., quando sia insorto l’obbligo di partecipazione a spese condominiali per l’esecuzione di lavori di straordinaria amministrazione sulle parti comuni, deve farsi riferimento alla data di approvazione della delibera assembleare che ha disposto l’esecuzione di tale intervento, avendo la stessa delibera valore costitutivo della relativa obbligazione (Cass. Sez 6 – 2, 22 marzo 2017, n. 7395; Cass. Sez. 2, 03/12/2010, n. 24654). Leggi tutto

DiRaffaele Boccia

Parcheggio nel cortile comune: tra i litiganti, decide il Giudice

CondominioDue fratelli litigavano per il posto-auto da occupare nel cortile di cui erano comproprietari.

Sulla domanda di divisione della comunione e, in subordine, di assegnazione dei posti auto, il Giudice decide per la seconda.

La Cassazione ha confermato la statuizione, nonostante l’eccezione del ricorrente secondo cui i giudici di merito, assegnando individualmente ai comproprietari i posti-auto nel cortile comune, avrebbero creato un “nuovo” diritto reale, in violazione del principio di tipicità degli stessi, e avrebbero impedito a ciascun condomino l’uso della cosa comune in tutta la sua estensione, violando l’art. 1102 cod. civ.. Leggi tutto

DiRaffaele Boccia

Lesioni nel condominio: come l’amministratore può andare esente da colpa

CondominioProponiamo uno stralcio di una interessante sentenza della Cassazione penale (sez.V, n.46385 del 25/11/2015) in merito alla responsabilità penale dell’amministratore condominiale in tema di lesioni conseguenti a caduta di detriti dalla facciata dello stabile conseguenti a omessa manutenzione.

La Suprema Corte ha dato chiare indicazioni sulla condotta da tenere perché l’Amministratore possa andare esente da responsabilità penale.

L’amministratore del condominio riveste una specifica posizione di garanzia, ex art. 40 c.p., comma 2, in virtù del quale ha l’obbligo di attivarsi per rimuovere le situazioni di pericolo per l’incolumità di terzi (sez. 4, n. 34147 del 12.1.2012, Turchini, rv. 254971 nella specie rappresentata dall’omesso livellamento della Leggi tutto

DiRaffaele Boccia

Condominio: i comproprietari di un appartamento sono obbligati in solido a pagare gli oneri

Condominio“I comproprietari di una unità immobiliare sita in condominio sono tenuti in solido, nei confronti del condominio, al pagamento degli oneri condominiali, sia perché detto obbligo di contribuzione grava sui contitolari del piano o della porzione di piano inteso come cosa unica e i comunisti stessi rappresentano, nei confronti del condominio, un insieme, sia in virtù del principio generale dettato dall’art. 1294 cod. civ. (secondo il quale, nel caso di pluralità di debitori, la solidarietà si presume), alla cui applicabilità non è di ostacolo la circostanza che le quote dell’unità immobiliare siano pervenute ai comproprietari in forza di titoli diversi. Trattandosi di un principio informatore della materia, al rispetto di esso è tenuto il giudice di pace, anche quando decide secondo equità ai sensi dell’art. 113, secondo comma, cod. proc. civ.” (Cassazione, sez. II, 21 ottobre 2011, n. 21907).

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